giovedì 30 luglio 2009

Piccoli Kamikaze crescono. Liberati in Pakistan bambini soldato.




Centinaia di ragazzini rapiti dai talebani e addestrati per diventare kamikaze. L'allarme lo lanciano le forze di sicurezza pakistane, dopo aver liberato un gruppo di bambini soldato nella North West Frontier Province.

Il corso per "aspiranti attentatori suicidi" comprendeva il lavaggio del cervello e un ferreo addestramento militare. Tuttavia, il tenente Nadeem Ahmed, a capo di un gruppo speciale al quale è stato affidato il compito di gestire il ritorno degli sfollati nella valle di Swat e nelle zone circostanti, dichiara che i bambini sembrano ben disponibili a tornare alla loro vita di sempre.

Si stima che i bambini rapiti siano tra i 300 e i 400, ma potrebbero essere molti di più: per questo le autorità fanno appello ai genitori, affinchè denuncino i casi di scomparsa da casa di cui siano a conoscenza.

I bambini liberati hanno un'età compresa tra i sei e i quindici anni: sono stati plagiati in nome dell'Islam,e si dichiarano pronti a sacrificarsi nella lotta contro gli infedeli. Sarebbero addirittura disposti a ordire attentati contro i loro genitori, nel caso questi tentino di ostacolare il progetto divino al quale credono di appartenere.

Gli sventati kamikaze in erba si trovano ora in centri di riabilitazione, in attesa di essere reinseriti in contesti familiari.
Anche le autorità religiose si dicono preoccupate dal fenomeno: quello dei rapimenti e dell'arruolamento dei bambini in gruppi dediti al fanatismo religioso è uno dei massimi problemi che il Pakistan deve affrontare.


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