venerdì 29 maggio 2009

Napolitano per l' Africa



I valori di accoglienza e di solidarietà, sostenuti dalle leggi che regolano le democrazie, non possono essere minati dalla crisi economica. È il monito del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, intervenuto ieri al Quirinale in occasione della “Giornata per l’Africa”. Presenti alla manifestazione anche i ministri degli Esteri Frattini, e dell’Economia Tremonti.

Una nuova tratta degli schiavi: ecco come il presidente definisce i viaggi dei disperati che approdano sulle nostre coste. Esseri umani caduti nelle mani di criminali senza scrupoli:”Le gravi situazioni di crisi che ancora oggi si registrano in varie parti dell'Africa sono all'origine di emergenze umanitarie e drammatici fenomeni migratori che intaccano la dignità delle popolazioni più svantaggiate, costringendole a diventare vittime di reti criminali che approfittano della loro miseria e si arricchiscono alle loro spalle”,ricorda il Presidente.

È l’Europa che deve impegnarsi per aiutare l’Africa, continente ricco di potenzialità, ma allo stesso tempo così fragile. L’area dovrebbe, negli auspici di Napolitano, essere rivitalizzata dagli aiuti economici dell’Unione Europea: un’ integrazione dei due sistemi economici potrebbe portare a sbocchi redditizi le economie locali. Senza contare le sfide che il continente africano si troverà ad affrontare, e che necessitano dell’aiuto della vecchia Europa: approvvigionamento di fonti energetiche, cambiamenti climatici, salvaguardia dell’ambiente.

Staremo a vedere. La presidenza italiana del G8 ha infatti fissato in agenda un confronto con i paesi della Nepad: povertà, salute, sicurezza alimentare sono tra i temi che verranno trattati.

Napolitano speaks for Africa.

The values of hospitality and solidarity, backed by laws that govern democracies, cannot be undermined by the economic crisis. It is the admonition of the President of the Republic Giorgio Napolitano, who spoke yesterday at the Quirinal Palace on the occasion of “Day for Africa”. At the event were present even the Foreign Minister Frattini and the Minister for Economic Tremonti.

A new slave trade: this is how the president defines the travel of desperate people calling on our shores. Human beings who fell into the hands of unscrupulous criminals: “The serious crisis that still occur in various parts of Africa are the origin of humanitarian emergencies and dramatic migration that affect the dignity of the most disadvantaged people, forced them to become victims of criminal networks that exploit their poverty and become rich on their backs”, recalls the President.

It is Europe that must be committed to help Africa, a continent rich in potential, but at the same time so fragile. The area should, in the hopes of Napolitano, be revived by the economic assistance of the European Union: an integration of the two economic systems could lead to profitable opportunities local economies. Not to mention the challenges the African continent will face, and who need the help of old Europe: the supply of energy, climate change and environmental protection.

We shall see. The Italian Presidency of the G8 has set an agenda in comparison with the countries of the NEPAD: poverty, health, food security are among the topics to be discussed.

giovedì 14 maggio 2009

Voci dal Madagascar: intervista a Jean François Ratsimbasafy



Il 17 marzo 2009, il Madagascar è stato teatro dell'ennesimo colpo di stato. Dopo un lungo assedio condotto dai militari al suo palazzo, il presidente Marc Ravalomanana è stato costretto alle dimissioni e alla fuga, mentre il potere è passato a Andry Rajoelina, sindaco della capitale Antananarivo. Molte organizzazioni internazionali, fra cui l'Unione Europea, l'Unione Africana e l'ONU hanno immediatamente condannato il golpe militare.

Per chiarire alcuni aspetti di questa vicenda abbiamo ascoltato un testimone diretto, Jean François Ratsimbasafy, coordinatore per i progetti di cooperazione e sviluppo dell'associazione MAIS Onlus. Jean François ha assistito in prima persona al colpo di stato....ma possiamo parlare davvero di colpo di stato?



Cosa è successo in quei giorni intorno e all'interno del palazzo presidenziale? E com'è la situazione oggi?



Quali sono i progetti dell'associzione MAIS Onlus? Qual'è il vostro lavoro oggi in Madagascar?